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In Cile vince la sinistra di Gabriel Boric, contro il candidato di destra, ultraconservatore e filo-Pinochet. Le prime parole che ha pronunciato sono state in lingua mapuche – la coalizione raccoglie molte delle forze che hanno preso parte alle proteste sociali e antiliberiste del 2019/2020 contro il governo para-fascista di Piñera. Uno degli obbiettivi sarà abolire la costituzione del 1980 imposta da Pinochet durante la dittatura e scrivere una nuova carta. Il 19 dicembre, il giorno prima, si sono svolte le elezioni anche a Hong Kong, le prime tenute con la nuova legge elettorale: solo ai “patrioti”, ossia persone vicine al regime cinese e che sostengono il governo, è stato consentito candidarsi. La maggior parte dei partiti di opposizione è stata costretta a sciogliersi, nei mesi precedenti, con l’accusa di tentata sovversione. L’affluenza è stata del 30,2 per cento, il dato più basso in assoluto. Moltissimx attivistx e opposit^ che hanno preso parte alle lotte degli ultimi anni hanno lasciato o stanno lasciando il paese.