#5_Hong Kong

  • Rebecca Wong Pik-kei per SO IT IS_Hong Kong
  • Rebecca Wong Pik-kei per SO IT IS_Hong Kong
  • Rebecca Wong Pik-kei per SO IT IS_Hong Kong

un progetto di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo con Rebecca Wong Pik-kei 

cura del progetto Paola Granato

scritture Ilenia Caleo

traduzioni Ilaria Patano

ph. William Muirhead

Produzione For The Time Being (Prototyping the Queering Platform) by FreespaceWest Kowloon Cultural District Hong Kong SAR

SO IT IS_Hong Kong è la quinta tappa di SO IT IS. Un invito all’artista performativa e coreografa Rebecca Wong Pik-kei ad aderire a una pratica e costruire un immaginario imprevedibile su ciò che i corpi possono essere e possono fare.
Abbiamo incontrato Rebecca in questi mesi a distanza, scambiando materiali e idee — l’incontro con il suo lavoro è stato suggerito e costruito da Kee Hong Low che, insieme a Silvia Bottiroli, cura For The Time Being (Prototyping the Queering Platform).

Rebecca ha creato il suo poster a partire dalle regole che abbiamo scritto per passare la pratica immaginativa di SO IT IS:
– ogni poster è uno e unico, come ciascun corpo
– lo scatto è a figura intera, il corpo è nudo
– le dimensioni del poster sono a grandezza naturale
– gli interventi sul corpo sono compiuti in postproduzione grafica / fotomontaggio
– ogni poster è affisso in una città diversa
– l’artistx sceglie il luogo preciso dell’affissione, in base alla propria città e alle comunità che la abitano.

Libera di rispettarle, re-interpretarle, tradirle, Rebecca ha immaginato un poster che incorpora anche la situazione politica e sociale a Hong Kong, in continuo mutamento e subbuglio negli ultimi tre anni, tra movimenti sociali e la pandemia globale.

"Quando i nostri antenati si confrontano con una catastrofe – provocata da cause naturali o per mano degli esseri umani – la prima azione è quella di chiedere una benedizione agli dei. Abbiamo, quindi, sviluppato la tradizione degli amuleti ricostruendoli con diverse parti del corpo, evocando un’intimità e una familiarità, nella speranza di incoraggiare i cittadini a usare i corpi come contenitore per la liberazione definitiva del corpo e della mente" –– scrive così Rebecca attorno all’idea del suo progetto.

> > > Il poster è stato installato dal 16 al 27 novembre nell’ambito della mostra LOVE+: Awakenings curata da Kalen Lee, nello spazio Gallery C delle Pao's Galleries 4/F a Hong Kong.


SO IT IS _# nelle sue tappe disegna una trama di affetti e di relazioni: una pratica di contatto con persone che incontriamo e con i grumi di comunità intorno, che si materializza in uno spazio urbano, non virtuale. È un gesto di infestazione dello spazio pubblico.
L’azione-matrice che ispira SO IT IS_Roma ha preso vita nel 2020 a Bologna all’interno del progetto di arte pubblica La lotta è fica, ideato e curato da CHEAP street poster art. Attraverso altri corpi e in altri luoghi ora prolifera e muta
La mappa delle affissioni andrà a comporsi tappa dopo tappa.

Rebecca Wong Pik-kei è una performer e coreografa diplomata presso la Hong Kong Academy for Performing Arts. Nei suoi lavori interroga gli stereotipi di genere e attivi sui corpi delle donne, con un focus su sesso e desiderio.
Tra i suoi lavori: when time limps, Woman.Body, 19841012, Nook and Bird-Watching, presentati in Islanda, Giappone, Corea, Malaysia, Singapore, Cina e Australia. Ha studiato Butoh con il maestro Yukio Waguri, partecipando alla produzione teatrale White Room nel 2016.
Nel 2017 vince una borsa di studio e partecipa ai workshops Atlas Choreography a ImPulsTanz Vienna International Dance Festival. Nel 2018 partecipa a Creative meeting Point: Hong Kong x Barcelona, una residenza e programma di scambio con il supporto di West Kowloon. Bird-Watching è stato parte di The Message Behind the Wall by, e 198491 è stato premiato con Outstanding Small Venue Production 2019.
Nell’aprile 2021 ha ricevuto il sostegno di Tai Kwun (HK) per la creazione di un solo: Under∞Line; nel settembre dello stesso anno Freespace of West Kowloon Cultural District le ha commissionato The Future of Performance series, in quanto una delle figure di riferimento di A Thousand Plateaus, una produzione sui nuovi media.
Il suo lavoro interroga il valore del teatro all’interno di una generazione turbolenta.

22.28022423153, 114.1709090043